Tutta da riprodurre la “parabola” che Adriana Zarri ha scritto ieri …

Manifesto   LETTERE E COMMENTI   26.06.2009

RUBRICA   |   di Adriana Zarri
Parabole

[…] Utinam!
Benyamin Netanyahu non lesina elogi a Berlusconi «campione di pace e libertà» («chi si contenta gode» dice un proverbio) e conclude: «non vedo l’ora di poterlo accogliere in Israele».
Nemmeno noi vediamo l’ora, purché Benyamin Netanyahu se lo tenga e non ce lo rimandi indietro.
Il gruppetto eversivo
Anche Famiglia cristiana (il noto settimanale paolino, il più diffuso d’Italia) ne ha abbastanza del nostro capo del governo e, riferendosi alle sue avventure galanti, così lo attacca duramente: «A tutto c’è un limite e questo limite di decenza è davvero superato». Ma questo ovviamente non è il parere del Pdl che passa alla riscossa per bocca di Gasparri, Quagliariello e Santanchè secondo la quale Famiglia cristiana rappresenta solo «un gruppetto eversivo all’interno della chiesa». A questo gruppo eversivo facciamo i nostri auguri esortandolo a seguitare la sua opera di sovversione di santa madre chiesa, di cui si afferma non prevalebunt oppure, di fronte ai duemila anni della chiesa, si pensa che il non prevalebunt possa applicarsi alla ben più breve età della Santanchè?
Il bidet di Berlusconi
Sempre a proposito di Berlusconi, domando scusa ai miei lettori se riferisco un episodio al limite dell’indecenza. Ma bisogna pur sapere chi è colui che ci governa.
Portando in bagno un suo ospite Berlusconi ha vantato: «Quel bidet non immagina quante paio di chiappe ha visto!».
Giovanni Maria Vianney
E poiché la cronaca ci ha portato a parlare di autentiche indecenze, rifacciamoci la bocca con ben altri episodi e personaggi.
Probabilmente non saprete chi è Giovanni Maria Vianney poiché è noto come il santo curato d’Ars: un sacerdote, canonizzato di recente, soprattutto noto per la sua vita di pietà. Ma egli non fu soltanto un contemplativo (il che già sarebbe sufficiente a raccomandarlo alla nostra stima) ma anche un uomo d’azione e d’intuizione dei suoi tempi. Infatti, nella sua parrocchia, istituì una casa di accoglienza per ragazze orfane affinché imparassero a leggere scrivere e apprendessero un mestiere, per emanciparle ed inserirle dignitosamente nella società.
Risposta a chi ritiene che i contemplativi, così come i poeti, siano persone con la testa per aria. In realtà essi sono invece con i piedi per terra perché l’aria, il cielo e la terra non sono realtà contrapposte ma congiunte in una serena e feconda dialettica. Per un cristiano – e per di più santo come era Vianney – il cielo è disceso sulla terra e la terra è chiamata a farsi cielo.

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